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Leo Nisi was born in Bari, Italy, in 1958. As an evolved artist, Nisi has been for many years effectively involved in both National and International Exposition gaining both notoriety and critical acclaim for his works. Since 1975 Nisi has had numerous Exhibition in Bari, Modugno, Margherita di Savoia, Sabaudia, Latina, Torino,Bologna, Roma, Soverato, Milano, Napoli, Ravello, Firenze, Vicenza, Longarone, Genova, Reggio Emilia, Pordenone, New York, etc. ; his works complimenting numerous Pubblic…
Leo Nisi was born in Bari, Italy, in 1958. As an evolved artist, Nisi has been for many years effectively involved in both National and International Exposition gaining both notoriety and critical acclaim for his works. Since 1975 Nisi has had numerous Exhibition in Bari, Modugno, Margherita di Savoia, Sabaudia, Latina, Torino,Bologna, Roma, Soverato, Milano, Napoli, Ravello, Firenze, Vicenza, Longarone, Genova, Reggio Emilia, Pordenone, New York, etc. ; his works complimenting numerous Pubblic Collection sas well as Private ones both in Italy and abroad. His Artistic endeavour has gained him positive criticism of the most militant of critics. His works have come to be showcased in significant Artistic pubblications as well as specialized review of italian artistic comunity. Leo Nisi is to be considered one of the major representatives of the Art of region of Puglia, Italy and more specifically of the current “ New Poetic Impressionism “ . Nisi excels in both technical skills as well as personal poetic expression. Luminosi colori danzano. La bellezza risiede nella totale semplicità, che è l’umiltà assoluta. Non c’è niente da copiare, nessuna scala da salire, ma solo un primo passo da fare, il primo passo è quello di sempre. [Krishnamurti] Luminosi colori danzano e brillano attraverso le tele di Leo Nisi L’artista ha trasformato le scene in un arcobaleno di colori primari applicati con tocchi decisi; tale uso del colore dà alla superficie del dipinto una pulsante e vibrante unità. La fusione dei colori rende univoco il richiamo al ricordo. La pennellata diretta, immediata di Leo Nisi rivela la sua conoscenza di tecniche pittoriche delle più “blasonate” scuole del passato. Leo Nisi ha fatto del colore il soggetto del dipinto, mentre il contesto diviene pretesto per rimandarci ai ricordi di un passato ancora presente in alcuni profumi della terra di Puglia. Per lui e per pochi altri artisti come lui l’ispirazione nasce dal desiderio di portare sulla tela il colore, elemento fondamentale del vivere di chi come mestiere ha scelto di essere pittore. E la voglia di non perdere la memoria di una storia che racconta le Puglie toccate dal vento caldo di un colore indaco che sa d’oriente, che ti annega di verde e ti copre del blu di un mattino leggero. Di quella memoria che dovunque tu sia ti segue e ti scalda. Memoria che non appartiene alla frenesia dei nostri giorni come i rossi di Leo Nisi non appartengono ai grigi delle nostre città. Memoria che diventa scatto fotografico dal profumo di torta e che rievoca momenti colorati di un essere alla scoperta del mondo. In un acrobatico gioco, figure d’uso domestico si mescolano scherzosamente tra loro, proiettandosi vivacemente in primo piano lasciando che lo sfondo sia incrocio di pennellate e di istinto materico. Tali oggetti in primo piano sono metafore di umane debolezze, identificative di quello che col tempo siamo diventati. Mille lune popolano i dipinti di Leo Nisi, mille lune che convivono e coabitano con un sole frammentato e deciso a far spazio ad un cuore a lui inserto. Rivoli e rondò di frasi girano intorno al dipinto come in un sogno in cui non esiste un sopra e un sotto. Frasi che sono poesie d’amore e diventano leggibili immediatamente, frasi che sono parole non dette e diventano cenni calligrafici sulla tela . La pittura di Leo Nisi rivede sicuramente l’ambientazione di acrobatico gioco figurativo di Juan Mirò facendo a meno di personaggi per dar modo al “fruitore” del dipinto di essere lui personaggio e protagonista dello stesso. Credo che si renda necessario chiarire che i paesaggi di Leo Nisi sono trasposizioni sulla tela di un’intima ricerca ed è proprio questa ricerca che lo rende un’artista impegnato, non nel raccontare semplicemente i suoi luoghi d’origine, ma nel riportare sulla tela un vissuto di un uomo alla ricerca dell’uomo e della umana conoscenza. Se la pittura di Leo Nisi si fermasse al solo prestare attenzione a quello che è stato, correrebbe il rischio di aleggiare in retaggi culturali e visivi che tutto hanno fuorché la forza della ricerca e la voglia di raccontare un mondo in continua trasformazione. Massafra, 02 ottobre 2010 Angelo Michele Annese
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