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Raffaela Degli Esposti è nata a Foligno (Pg) il 20 maggio 1966. Figlia d’arte, diplomata all’Istituto d’Arte di Deruta (PG), oltre ad essere pittrice, scultrice e ceramista, è anche commediografa (una sua commedia, “Interviste Liquide Urbane”, ha vinto il concorso “Zampe di Gallina” indetto dal CUT di Pisa). Le sue opere sono custodite in importanti collezioni private ed Enti pubblici. Fra le esposizioni ed i riconoscimenti artistici si ricorda: 1992 – Grandi Magazzini Giò, Perugia; 1992 – Mos…
Raffaela Degli Esposti è nata a Foligno (Pg) il 20 maggio 1966. Figlia d’arte, diplomata all’Istituto d’Arte di Deruta (PG), oltre ad essere pittrice, scultrice e ceramista, è anche commediografa (una sua commedia, “Interviste Liquide Urbane”, ha vinto il concorso “Zampe di Gallina” indetto dal CUT di Pisa). Le sue opere sono custodite in importanti collezioni private ed Enti pubblici. Fra le esposizioni ed i riconoscimenti artistici si ricorda: 1992 – Grandi Magazzini Giò, Perugia; 1992 – Mostra permanente, Todi (PG); 1997/02 – Galleria “Le Logge”, Assisi; 2000 – Galleria “Centro Arte”, Bologna; 2003 – Premio Oscar per le Arti visive “Castrocaro Terme”; 2003 – 1° Premio “La Tavolozza d’Italia” del Centro Arte Bologna; 2004 – Collettiva, Lipari; 2004 – Personale, Venezia; 2004 – Personale, Bassano del Grappa (Vi). Critici: Giovanni Zavarella, Andrea Lorenti, Oscar Visentin, Mariarosaria Belgiovine. “Raffaela Degli Esposti in una sola opera dimostra tutta la sua profonda conoscenza dell’arte, delle ombre, dei ritmi e di quanto è indispensabile per formare un quadro. Il colore è ben dosato, leggero e tonale. La composizione perfetta nella sua ritmia naturale, le luci danno quelle gradazioni relative e piace contemplarle come se stessi adagiato in una di quelle soffici poltrone. L’opera è gradevole e delicata mentre quegli strani e dolci controluce affascinano profondamente.” Oscar Visentin “Lo scrittore Alberto Bevilacqua dice: – Ci sono cose che si fanno perchè si vogliono; altre che si vogliono perchè si sa che, inevitabilmente, si faranno – . E’ il caso dell’artista Raffaela Degli Esposti che nel silenzio di un’eccessiva umiltà ha fatto della pittura di tutto rispetto, cui deve essere dato – dico io – il diritto-dovere di essere mostrata per non privarci di gradevoli emozioni di bellezza e corpose senzazioni di piacere ideale, spirituale, intellettuale e culturale. La pittrice di Cannara, figlia d’arte ma con connotazioni tecniche e tematiche di tutt’altra origine e con un visibile talento naturale, possiede una grammatica pittorica di rilevanza formale e contenutistica sorprendente, là dove è rilevabile un solido impianto e una distribuzione cromatica che, mentre da un versante sottolineano un’assimilazione di spessori culturali ed accademici pregressi, dall’altro propongono una poliedrica tematica che si sgomitola in accattivanti paesaggi, in interni peculiarizzati da luci ed ombre materiche, in straordinarie composizioni e nature morte al limite confinatorio d’estetica iperreale, in intriganti nudi sommersi di squisita femminilità, in suggestivi ritratto d’indubbia riconoscibilità. Il pentagramma sintattico-espressivo di Raffaela Degli Esposti, in un’epoca in cui tanti imbianchini s’improvvisano pittori, si propone per una sapienza tecnica raffinata che sa cogliere non solo il valore dell’insieme pittorico con un taglio di visuale verità, mai pasticciata ma anche per un’attenzione ai dettagli che conferiscono all’esito – tavolozza una completezza e una complessità che non si riscontra sovente in tanti altri pittori. Una risultanza effettuale che Raffaela Degli Esposti ripropone, con uguale bravura, nelle sue espressive sculture in terracotta e ceramica con sincera propensione al nudo femminile, colto in atteggiamento dinamico, senza per nulla privarlo di aggettivazioni sensuali, quasi a palesare una predilezione di egocentrismo della donna. La plasticità delle forme e l’espressività dei volti volumetrizzati in sintesi armoniose suscitano per l’occhio e per il cuore una ressa di sentimenti piacevoli, propri dell’homo sapiens che, lungi da formulazioni istintuali, ricerca per il tramite della bellezza, la bellezza. E scusate se è poco! Certo è che, se a governare il mondo fossero le Muse, gli uomini vivrebbero in una creaturale dimensione d’amore cosmico.” Giovanni Zavarella --- Raffaela Degli Esposti was born in Foligno (Pg) on 20 May 1966. Daughter of art, she graduated from the Art Institute of Deruta (PG), as well as being a painter, sculptress and ceramist, she is also a playwright (one of her plays, "Interviste Liquide Urbane", won the "Zampe di Gallina" competition organized by the CUT of Pisa). Her works are kept in important private and public collections. Among the exhibitions and artistic awards is remembered: 1992 - Grandi Magazzini Giò, Perugia; 1992 - Permanent exhibition, Todi (PG); 1997/02 - Gallery "Le Logge", Assisi; 2000 - Gallery "Centro Arte", Bologna; 2003 - Academy Award for Visual Arts "Castrocaro Terme"; 2003 - 1st Prize "La Tavolozza d'Italia" of Centro Arte Bologna; 2004 - Collective, Lipari; 2004 - Personal, Venice; 2004 - Personal, Bassano del Grappa (Vi). Critics: Giovanni Zavarella, Andrea Lorenti, Oscar Visentin, Mariarosaria Belgiovine. "Raffaela Degli Espositi in a single work shows all his deep knowledge of art, shadows, rhythms and what is essential to form a painting. The colour is well dosed, light and tonal. The composition is perfect in its natural rhythm, the lights give those relative shades and like to contemplate them as if lying in one of those soft armchairs. The work is pleasant and delicate while those strange and sweet backlighting deeply fascinate". Oscar Visentin "The writer Alberto Bevilacqua says: - There are things that you do because you want to; others that you want because you know that, inevitably, you will do - . This is the case of the artist Raffaela Degli Esposti who, in the silence of an excessive humility, has made painting respectable, to whom must be given - I say - the right and duty to be shown so as not to deprive us of pleasant emotions of beauty and full-bodied sensations of ideal, spiritual, intellectual and cultural pleasure. The painter of Cannara, daughter of art but with technical and thematic connotations of a completely different origin and with a visible natural talent, possesses a pictorial grammar of formal relevance and surprising content, where it is detectable a solid plant and a chromatic distribution that, while from one side emphasize an assimilation of cultural and academic past thicknesses, On the other hand, they propose a multifaceted theme that breaks down into captivating landscapes, in interiors characterized by light and material shadows, in extraordinary compositions and still lifes on the borderline of hyperreal aesthetics, in intriguing nudes submerged in exquisite femininity, in suggestive portraits of undoubted recognisability. The syntactic-expressive pentagram of Raffaela Degli Esposti, in an era in which many painters improvise themselves as painters, is proposed for a refined technical knowledge that knows how to grasp not only the value of the pictorial whole with a cut of visual truth, never messed up, but also for an attention to detail that gives the result - palette a completeness and complexity that is not often found in many other painters. A result that Raffaela Degli Esposti reproposes, with equal skill, in her expressive sculptures in terracotta and ceramics with a sincere propensity for the female nude, caught in a dynamic attitude, without depriving it of sensual adjectives, almost as if to reveal a predilection for the self-centeredness of women. The plasticity of the forms and the expressiveness of the volumetric faces in harmonious synthesis arouse for the eye and the heart a crowd of pleasant feelings, typical of homo sapiens who, far from instinctual formulations, search through beauty, beauty. And forgive me if it is little! Certainly it is that, if the Muses were to rule the world, men would live in a creatural dimension of cosmic love". Giovanni Zavarella
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